INTERVISTA CON LA SCRITTRICE: CLAUDIA MUSCOLINO

Claudia2016Cari lettori, in questa breve intervista conoscerete Claudia Muscolino, una scrittrice fiorentina molto attiva nel panorama letterario degli autori emergenti. Le abbiamo chiesto di parlarci della sua poesia e dei rapporti che intercorrono tra di essa e la narrativa, quindi delle sue pubblicazioni e dei progetti per il futuro. Ma prima dell’intervista, qualche breve notizia biografica.

Claudia Muscolino è nata a Firenze; si è laureata in Scienze Politiche, attualmente è un funzionario della Pubblica Amministrazione. Da sempre ha coltivato una profonda passione per la poesia e la letteratura. Ha esordito come poetessa con ” Il Drago e le nuvole” e l’antologia ” Poesia Impura”. Il suo primo racconto è stato pubblicato nella raccolta “Tagli” curata da Marco Vichi e la sua prima opera di narrativa “A casa per Natale e racconti per tutto l’anno” è stato tra i vincitori del premio letterario Città di Murex 2016. Di recente è uscita la sua seconda raccolta di poesie “Carichi dispersi”.

L’intervista che segue è a cura di Chiara Rantini.

Come ti sei avvicinata al mondo della scrittura?

Ho sempre scritto poesie, fin da giovanissima. Per molto tempo, trascinata da vari eventi, l’avevo relegata a un ruolo secondario della mia vita, finché un’amica giornalista non mi parlè di una raccolta di poesie di poetesse arabe contemporanee. Quei versi fecero riemergere la mia passione e ho ripreso a scrivere poesie, fino a pubblicare nel 2012 una silloge “Il Drago e le nuvole”. Successivamente ho cominciato a dedicarmi anche alla narrativa, in seguito a un corso di scrittura creativa. Il mio primo racconto era intitolato “Sciopero!” e narrava una pagina di storia, sia familiare che politica, come me l’aveva tramandata mia nonna: con grande gioia è stata scelta per essere pubblicata nella raccolta “Tagli” curata da Marco Vichi.

Quali sono le tue fonti di ispirazione?

Gli eventi della vita quotidiana, i libri che leggo, i film, la natura, la famiglia, i viaggi che ho fatto e la città dove vivo. Non posso dire di avere una fonte precisa.

Prima viene la poesia o la prosa?

Viene prima la poesia: è stato il primo strumento che mi ha permesso di esprimermi, di dialogare con me stessa, con le parti di me più oscure. Grazie alla prosa, invece, ho imparato a entrare dentro gli altri.

Ci sono degli autori che hanno maggiormente influenzato il tuo personale percorso di scrittura?

Sono sempre stata una lettrice onnivora e ho moltissimi autori, ma soprattutto autrici, che mi hanno “guidata” nel mio percorso. Le prime sono state Jane Austen per la narrativa ed Emily Dickinson per la poesia seguite da molte altre!

Hai all’attivo una raccolta di racconti. Quanto potenziale ha questo genere di composizione letteraria rispetto al tradizionale romanzo?

Purtroppo nel nostro paese le raccolte di racconti non sono molto apprezzati e spesso vengono scartati dagli editori; altrove hanno più fortuna. Basti pensare che Alice Munro ha vinto un Nobel per la letteratura. Secondo me il racconto ha un grande potenziale: impedisce al lettore di distrarsi, tiene ancorati alle pagine e consente anche una lettura non continuativa. Questo dovrebbe avere una grande importanza in Italia dove il numero di chi legge continua a diminuire

Essere una scrittrice emergente significa anche poter incontrare e conoscere direttamente il pubblico di lettori. Quanto è importante, per te, questo tipo di esperienza?

Ha una grande importanza perché mi ha consentito, e mi consente, di creare un legame diretto con chi leggerà i miei libri. Per me costituisce una grande opportunità.

Progetti per il futuro?

Ho finito di scrivere il mio primo romanzo da alcuni mesi. Al momento non ho trovato un editore interessato alla pubblicazione, ma continuo ad avere fiducia: scrivere questo libro mi ha aiutata in un periodo molto difficile della mia vita, confermando il grande potere della narrazione. Significa molto per me, e mi auguro di poter fare in modo che presto i miei lettori abbiano un’altra occasione per leggermi e incontrarmi.

dragoRicordiamo le sue pubblicazioni:

-Il Drago e le Nuvole – Edizioni Rupe Mutevole 2012

-Poesia Impura, AA.VV. – Edizioni Divinafollia 2013

-Tagli 33 scritture, AA.VV. a cura di Marco Vichi – Edizioni Felici 2014

-A casa per Natale e racconti per tutto l’anno – Edizioni Porto Seguro 2016

-Tutte le facce di Firenze, AA.VV. – Edizioni Il Foglio 2017

-Storie- sostantivo femminile plurale, AA.VV. – Edizioni Nardini 2017  natal

-Carichi dispersi – Edizioni Il Poggio 2017

-Squilibri, AA.VV – Edizioni Porto Seguro 2017

Se volete approfondire la conoscenza della sua raccolta di racconti: https://comelapioggiablohttps://comelapioggiablog.wordpress.com/2017/01/31/a-casa-per-natale/g.wordpress.com/2017/01/31/a-casa-per-natale/

indexe della sua silloge poetica:

https://comelapioggiablog.wordpress.com/2018/01/09/il-peso-della-memoria-una-silloge-di-claudia-muscolino/

 

INTERVISTA CON LA SCRITTRICE PAOLA PICCHIONI

Cari Lettori,

oggi vi presentiamo, in questa nuova rubrica, la scrittrice Paola Picchioni. Picchioni

Paola Picchioni nasce a Fucecchio, si laurea in Lingue e consegue il Dottorato in Anglistica a Pisa. Pubblica saggi di critica letteraria e ha esperienze di traduttrice ed editor. Vince il premio speciale della giuria del Concorso InediTO 2013 con Colline Pisane. Pubblica alcuni racconti tra cui “Pensione Stella” in Profondo Blu e “Come un cane” in Sensi e Dissensi. Esce il primo romanzo Miraggio.it ed. Carmignani (2015) e partecipa al progetto leterario Cento di questi sogni ed. MdS (2016) con due flash fiction. A due anni dall’uscita di Miraggio.it, l’autrice pisana ritorna con il secondo volume dal titolo Figli di Un Mondo Nuovo, edito sempre da Carmignani.

Ciao Paola!

Parlaci della tua passione per la scrittura. Quando è nata e quanto è importante per la tua vita?

Ho sempre scritto fin da bambina, diari, lettere, articoli per i giornalini della scuola, inviti, commemorazioni, lettere formali per chi me le chiedeva, e persino i verbali a scuola quando ancora non esisteva la figura del verbalista. Ho cominciato a scrivere narrativa dieci anni fa quando un’amica di scuola, che ben conosceva questa propensione alla scrittura, mi ha spinta a farlo.

-Hai all’attivo due romanzi, di cui uno pubblicato recentemente. Come riesci a conciliare la tua professione di insegnante con “il mestiere di scrivere”?

In verità prima dei romanzi del ciclo di Miraggio.it ho scritto la raccolta di racconti Colline pisane pubblicata, diversi racconti e ancor prima un romanzo che è sempre nel cassetto, per cui dedico tutti i giorni di ferie a questa attività. In genere, non scrivo quando lavoro se non piccoli racconti; durante l’inverno in genere mi occupo solo delle presentazioni o della correzione delle bozze. Se ho lavorato intensamente ad un romanzo in agosto poi devo aspettare la settimana di Natale per riprenderlo, ma è probabile che lo termini l’estate successiva. E’ successo così con Miraggio.it (tre estati) e con Figli di un Mondo Nuovo (due estati).

-Secondo te, cosa può indurre un giovane oggi a preferire la lettura di un libro piuttosto che l’intrattenimento multimediale?

I genitori e gli insegnanti possono farlo, semplicemente obbligandoli. Io ho scoperto così la lettura! I miei insegnanti alle medie e liceo mi hanno obbligata e da lì ho cominciato. Non lo avrei mai fatto da sola, avevo la TV, le lezioni di piano, il teatro, gli amici. Nessun giovane lo farebbe mai! Quando leggi la vita si ferma! Come può un ragazzino pensare a fermare la propria esistenza per leggere delle pagine stampate o virtuali? L’adulto deve costringere il ragazzo a leggere e poi scatterà qualcosa da sé, che per qualcuno come me e te sarà una dipendenza che durerà tutta la vita; se non scatta pazienza!

-Nei tuoi romanzi tocchi questioni sociali di un certo spessore. Cosa è più importante per te: costruire una trama perfetta o suscitare la riflessione su alcuni temi?

Sono entrambe importanti. Una trama che funziona e far riflettere su come il mondo è cambiato e sta cambiando. Però ci tengo molto anche a “intrattenere”. Io sono felice quando mi dicono i lettori che si sono divertiti.

-L’idea di partenza di un tuo testo da cosa ha origine? Un pensiero, una suggestione, un’immagine…

Dipende dal tipo di libro che faccio. Per Colline pisane e il precedente ho voluto raccontare storie di tipo autobiografico quindi non ho fatto altro che cercare un filo conduttore e poi lavorare nella memoria facendo più un lavoro di regressione che non di creazione. Nel ciclo di Miraggio.it , invece, mi invento i personaggi a tavolino, costruisco delle trame e poi li lascio venir fuori da soli. Certe battute, certi eventi mi vengono in mente all’improvviso mentre sto facendo altro (cucinare, passeggiare, parlare con mio marito o gli amici… ) e corro ad appuntarmele nel file “Progetto” o sul cellulare se sono lontano da casa. Quel file si arricchisce di volta in volta anche mentre sto già scrivendo la prima bozza.

-Quali sono state e quali sono adesso i tuoi generi letterari e i tuoi autori preferiti?

Il mio preferito in assoluto è la poesia tanto che ho rischiato di diventare un ricercatore universitario del Dipartimento di Anglistica (ho un trascorso di collaborazione col prof. A.L. Johnson dell’Università di Pisa). Tuttavia, non ho mai osato scrivere una poesia, forse proprio per rispetto al genere! Credo, invece, che scrivere narrativa sia alla portata di tutti, o quasi, per cui non si faccia grossi danni se ci si prova!

-Essendo una scrittrice emergente, quanto è difficile, nel mondo di oggi, raggiungere il maggior numero di pubblico possibile?

E’ tanto difficile e spesso anche frustrante. Tuttavia, ho imparato ad accontentarmi dei miei pochi ma entusiasti lettori che mi riempiono di gioia ogni volta che esce un nuovo libro.

-Nella stesura di un romanzo quale è la parte più importante?

In parte ti ho già risposto. Nel ciclo che sto scrivendo i personaggi sono decisamente la cosa più importante, se funzionano loro, soprattutto i protagonisti, poi tutto il resto viene da sé.

Grazie a Paola Picchioni di aver risposto alle nostre domande. Le auguriamo un buon lavoro!cop_picchioni_ml

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INTERVISTA CON LO SCRITTORE: Alessio Del Debbio

Cari lettori, logo.001

oggi vi presentiamo, in questa nuova rubrica, lo scrittore Alessio Del Debbio. Viareggino, appassionato di fantastico, ha frequentato i corsi di scrittura di Mirko Tondi, scrittore e giornalista toscano. Numerosi suoi racconti sono usciti in riviste (come Con.tempo e StreetBook Magazine) e in antologie (come I mondi del fantasy, di Limana Umanìta, Racconti Toscani, di Historica Edizioni, Sognando, di Panesi Edizioni).

I suoi ultimi libri sono Favola di una falena (Panesi Edizioni, 2016), Ulfhednar War – La guerra dei lupi (Edizioni Il Ciliegio, 2017) e Berserkr (Dark Zone Edizioni, 2017).

Cura il blog “I mondi fantastici” che promuove scrittori emergenti di letteratura fantastica italiana. Scrive recensioni di romanzi fantasy per il portale di letteratura fantastica “Lande incantate”. Dall’estate 2015 organizza la rassegna “Un libro al tramonto” – Aperitivi letterari a Viareggio, per far conoscere autori toscani.

Conosciamolo meglio con questa breve intervista:Alessio Del Debbio

– Come è nata la passione per la scrittura?

La passione è nata e cresciuta col tempo. Da ragazzo mi divertivo a inventare storie, proseguivo le avventure degli eroi dei miei libri o fumetti preferiti, costruivo mondi fantastici e ideavo giochi insieme agli amici, poi, col tempo, queste idee, questi pensieri, sono diventate le prime storie che ho imbastito, i primi racconti da cui è iniziato il viaggio.

-Che genere di letture facevi da ragazzo e quali sono le letture che preferisci adesso?

Da ragazzo leggevo molti fumetti, soprattutto Topolino, Paperinik, I Cavalieri dello Zodiaco e i supereroi americani, non amavo molto i libri, che ho iniziato ad apprezzare terminata la scuola dell’obbligo. Le mie letture preferite sono romanzi fantastici di ogni tipo, dal fantasy classico a quello urban e contemporaneo, senza dimenticare i romanzi d’avventura, storici, di fantascienza, tutti quelli che presentano elementi fuori dal reale, fuori dal comune.

-Quale è stato il tuo primo libro pubblicato?

Il mio primo libro edito è stato Oltre le nuvole, nel 2010 (Oddio, quanto tempo è passato!), una storia di amicizia e amore, con protagonisti alcuni ragazzi di Viareggio, ritratti nel delicato momento di passaggio dall’adolescenza all’età adulta.

-A quale tuo testo sei maggiormente affezionato?

Eh, difficile dirlo, un po’ a tutti. Forse a Ulfhednar War, in quanto, trattandosi di una trilogia, sono ormai molti anni che ci lavoro, per un libro o per un altro. Ma è difficile fare una classifica, racconti e romanzi sono tutti figli nostri.

-Cosa è cambiato negli ultimi tuoi testi rispetto allo stile, alle ambientazioni e ai personaggi?

Sì, direi che qualcosa è cambiato, qualcosa cambia, anche da un anno all’altro, sia perché scrivendo e continuando a scrivere ognuno affina le proprie abilità, capisce i propri punti di forza (e insiste su quelli) e le proprie debolezze, e cerca di migliorarsi, e anche di rinnovarsi continuamente. Sia per adattare i testi a target e ad atmosfere diverse. Al momento credo di essere molto più asciutto rispetto all’inizio, di prediligere la trama, il ritmo e l’intreccio rispetto a lunghe descrizioni o riflessioni.

-Nuovi progetti?

Tanti! Ci vorrebbe un libro per parlare di tutti! 😊 Al momento sono impegnato nella promozione degli ultimi romanzi usciti: Berserkr e La guerra dei lupi, due fantasy contemporanei. Nel 2018 uscirà I figli di Cardea, il secondo capitolo della trilogia Ulfhednar War, e una nuova edizione di L’ora del diavolo, questo solo per parlare dei miei libri. Nel frattempo sto curando un’antologia di racconti di scrittori italiani e aiutando alcuni amici e soci dell’associazione Nati per scrivere a curare e promuovere i loro libri. Insomma, tante cose da fare, tanti momenti di condivisione culturale!

-Quanto è difficile trovare un posto nel variegato mondo editoriale italiano?

Tanto. È inutile girarci intorno: c’è troppa offerta e poca domanda. Gli italiani, per la maggior parte, non amano leggere, preferiscono stare incollati a un cellulare e stanno rinunciando persino a parlarsi di persona. A fronte di questo sconsolato panorama, c’è un’invasione di titoli sul mercato, dovuta a tanti fattori, prevalentemente di natura commerciale, che porta il (debole) lettore medio a sentirsi disorientato. Se a questo aggiungiamo che le piccole case editrici hanno ovviamente poca possibilità di farsi pubblicità, al giusto prezzo, ci ritroviamo con le librerie e gli scaffali dei lettori pieni dai soliti titoli dei grandi editori.

Ciò detto, non bisogna lasciarsi spaventare e continuare a promuovere cultura. Questa è la missione principale per tutti coloro che bazzicano nell’incasinato mondo editoriale italiano, senza arrendersi. Tempi migliori verranno, anche perché peggiori sono difficili da immaginare… L’importante è credere nel proprio lavoro, continuare a studiare, a formarsi, a migliorare, per offrire al lettore prodotti scritti con il cuore, in grado di far breccia anche nei cuori più diffidenti e restii alle novità.

-Sei presidente di un’associazione culturale. Parlaci di questa esperienza.

Nati per scrivere è una bellissima esperienza, una creatura di cui mi sento il padre! Un gruppo di appassionati del mondo dei libri, che si ritrovano periodicamente per parlare delle loro letture e di ciò che stanno scrivendo, confrontando le idee e trovando aiuto nelle qualità e nell’interesse degli altri. Organizziamo eventi culturali, presentazioni di libri e incontri con l’autore, soprattutto in zona Viareggio e Versilia, ma siamo disponibili comunque a spostarci dove c’è interesse per il mondo dei libri.

Nel 2018 ci aspettano una nuova antologia di racconti, scritti da soci e amici di NPS, due rassegne letterarie (tra cui la storica “Un libro al tramonto”, gli aperitivi sul mare a Viareggio), fiere e incontri librosi, laboratori di scrittura creativa, workshop e tante altre sorprese!

-Grazie di aver risposto alle nostre domande. 

Grazie a voi per l’ospitalità!

Se volete seguirlo, ecco i suoi contatti:
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/alessio.deldebbio/

Blog I mondi fantastici: https://imondifantastici.blogspot.it

Sito Nati per scrivere: http://natiperscrivere.webnode.it

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