LE POESIE DI ANDREA ASCOLESE

di Chiara Rantini

Andrea Ascolese, Poesie, I Quaderni del Battello Ebbro, Corleone, 2019

 

Andrea Ascolese è attore, cantautore, formatore in ambito teatrale. E come spesso accade in questi casi, la poesia è quasi un inevitabile approdo. s-l300

Questa raccolta di poesie apparentemente disomogenea, ha come elemento unificante il tema del viaggio. Il viaggio inteso come excursus in altri mondi, lontani geograficamente e non solo. Il richiamo al teatro greco, agli eroi omerici e ai miti ripropone un percorso in cui l’autore intende traghettare il lettore nei luoghi della poesia.

“Oltrepassare il destino” come si legge in Traversata numero 28, potrebbe essere una meta da raggiungere ma lo stesso Ascolese, privo di certezze, sembra essere alla ricerca di un diario di bordo che lo guidi verso la parola essenziale, quella che ha in sé la pluralità di sfumature.

Alcune poesie affrontano tematiche esistenziali in cui è probabile sentire un richiamo autobiografico.

40 anni e sei in fuga

da chi?

da te stesso

forse da tuo padre

dalle tue paure (…)

Così è scritto nella poesia intitolata 40. Quaranta sono gli anni, a partire dai quali, ricorrono spesso domande retrospettiva sulla vita, sul senso che ha avuto e sul quello che vorremmo attribuirle in futuro.

imagesLe poesie di Ascolese raccontano il tortuoso percorso dell’uomo nella giungla delle emozioni, dei sentimenti e delle speranze, eternamente in cammino verso una chiarificazione del sé, di un Identikit che risponda alla voce della poesia, sempre sospesa tra finzione e realtà: il teatro del mondo.

 

 

Sei tu: il vascello fantasma

sulla mareggiata collinare,

il corsaro nero (…)

pirata del tempo!