di Chiara Rantini
Toby Clemm, Quanti misteri Leonard Poe! Batriac e il libro magico, Aracne editrice, Canterano (RM), 2017
Non capita spesso di imbattersi in un libro per bambini la cui lettura risulti gradevole ed interessante anche per gli adulti. È il caso invece di questo breve testo di Toby Clemm che scorre facilmente e che, tuttavia, ha al suo interno degli ottimi spunti di riflessione su temi cari all’infanzia e all’adolescenza, tra i quali, uno molto importante come la dimensione della scoperta. I bambini dell’età del protagonista Leonard sentono infatti la necessità di conoscere ciò che è intorno a loro e conseguentemente di confrontarsi con il mondo adulto che spesso ai loro occhi appare misterioso e incomprensibile.
Leonard è un bambino che porta dentro di sé il grande dolore della scomparsa del padre senza tuttavia aver perso la spensieratezza tipica della sua età, quella sana irrequietezza che è alla base di ogni scoperta. Così, pur disobbedendo alla madre, Leonard incontra Batriac, un cagnolino molto particolare che lo metterà in contatto con un mondo magico. Ed è proprio nella dimensione magica che Leonard trova se stesso prendendo coscienza delle proprie paure, scoprendosi così un bambino coraggioso e capace di aiutare gli altri. Ovviamente il tramite tra il mondo magico e quello reale non potrebbe essere altro che un libro perché solo il libro ha il potere di rivelare verità che il mondo reale non riesce a vedere. Nella dimensione del sogno Leonard raggiunge perfino la Cina e dopo questa esperienza non sarà più lo stesso bambino di prima perché avrà acquisito maggiore sicurezza e capacità di perseguire i propri obiettivi. Non a caso, nelle ultime righe del libro, possiamo leggere che “quando Leonard Poe si mette in testa una cosa, niente può fermarlo.” Ed è proprio con questa immagine dell’infanzia caparbiamente curiosa della vita che invitiamo i lettori, grandi e piccoli che siano, a scoprire questo testo.