Il piccolo universo fantastico di Louisa May Alcott

di Chiara Rantini

15338815_1182805988421289_627107103617229560_nLouisa May Alcott, Fiabe floreali, Elliot Edizioni, Roma, 2016

Di Louisa May Alcott tutti conoscono Piccole donne ma in pochi sanno che fu autrice di fiabe, qui raccolte, per la casa editrice Elliot, in un volume intitolato Fiabe floreali.

Il libro fu dedicato dalla scrittrice americana alla moglie di Ralph Waldo Emerson e raccoglie al suo interno le storie che la Alcott era solita raccontare ai figli di Ellen Emerson e agli altri bambini del vicinato.

Protagonisti di queste fiabe sono elfi, fate, spiriti del bosco e delle acque, impegnati nell’eterna lotta del bene contro il male. La morale che ammanta di fiabesca bellezza queste storie è quella che vede sullo sfondo una natura benevola che offre protezione e conforto a chi la ama e la sa rispettare.

Secondo tale visione, la felicità e il bene permeano tutto l’universo ma la sete di potere, l’egoismo e l’ingratitudine minacciano di oscurarne la presenza. Ecco allora che piccoli eroi, spiriti del bosco e delle acque, sono chiamati a ristabilire l’armonia e la pace perdute.

L’intento della Alcott era quello di invitare i piccoli lettori (e non solo i piccoli) a riflettere su qualità morali come il senso di responsabilità, la solidarietà, l’amore per la natura e il rispetto per tutte le creature, soprattutto le più fragili e indifese. Intento riuscitissimo grazie alla dolcezza della narrazione, allo spessore della scrittura che, con tocco lieve, trasporta il lettore in un mondo fantastico dove, superate mille difficoltà, il bene trionfa immancabilmente sul male.

Molto accurate e particolareggiate sono le descrizioni e le personificazioni del mondo vegetale e animale, sempre pervase da profonde suggestioni poetiche così come leggiamo in questo brevissimo brano estratto dall’ultima fiaba intitolata Ricciolo d’onda. Lo spirito dell’acqua.

Buona lettura a tutti!

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Così proseguì mestamente finché Inverno, cavalcando il potente Vento del Nord, fece irruzione impetuoso, con una scintillante corona di ghiaccio sui fluenti capelli, mentre da sotto il suo mantello cremisi, dove splendevano ricami di ghiaccio come fili d’argento, spargeva in lungo e in largo fiocchi di neve.  (…) Non avere paura di me; il mio cuore è caldo, anche se il mio aspetto è duro e freddo.

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