Perché leggere libri di scrittori emergenti

di Chiara Rantini

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In questa epoca in cui le grandi multinazionali dell’editoria fanno da padrone nel mercato della lettura e dove le piccole librerie indipendenti faticano non poco a conquistare un po’ di visibilità, perché leggere libri di scrittori emergenti? Forse per mandare un segno di protesta al sistema editoriale attuale o per distinguersi dalla massa di lettori passivi che acquistano libri da classifica?

Certamente ambedue gli aspetti sopra elencati contribuiscono a determinare questa scelta ma da soli non bastano.

Leggendo libri di scrittori emergenti nasce spontaneo chiedersi quale origine abbia la volontà di uscire allo scoperto, di rendere pubblico il piccolo sogno nel cassetto rimasto a lungo segreto. Ci possono essere svariati motivi ma, curiosando tra molti di questi testi, emerge, tra le piaghe acerbe dello stile, l’urgenza di comunicare, di raccontare storie che, al di là del genere, parlino di una propria visione del mondo, di se stessi e della nostra umanità. Ecco perché, scorrendo le pagine di questi libri, si avverte subito una ventata di freschezza, di sincerità, a tratti quasi di ingenuità infantile. Ricordi, esperienze, sogni riemergono cesellati in vari generi letterari (dal fantasy al noir, dal racconto intimistico al giallo psicologico, senza tralasciare la poesia) e ciò che si percepisce, come eco lontana, è una voce che attinge dal profondo narrando storie in cui ognuno di noi può rivendicare un’appartenenza.

Lo scrittore emergente ha dalla sua parte il fatto di non dover sottostare alla pressioni delle grandi case editrici; chiaramente, più scrive, maggiori saranno le possibilità di uscire dalla dimensione dell’invisibilità ma, di sicuro, ciò che lo spinge a produrre non è il denaro bensì la passione che lo anima, e una passione genuina difficilmente produrrà dei pessimi risultati. Quindi, se, nonostante le difficoltà insite in un agguerritissimo mercato editoriale, le piccole case editrici sono pronte a scommettere su alcuni di questi scrittori, un motivo valido deve pur esserci. Probabilmente il potere della parola, il fascino della narrazione non sono andati del tutto perduti se ancora esistano, da una parte, uomini e donne che sentono l’urgenza dell’espressione e dall’altra altre persone che coltivano il piacere dell’ascolto, poiché solo la scrittura può gettare ponti su mondi diversi, illuminandoli di una luce nuova e azzerare la distanza tra chi scrive e chi legge.

Buona lettura di scrittori emergenti a tutti!

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